La biografia di



Carmelo Anthony
Biografia aggiornata a fine stagione 2008/09

Le origini della famiglia Anthony sono per meta' americane e per meta portoricane... Carmelo e' nato il 29/05/1984 ed uno dei quattro figli di mamma Mary... Ha 2 fratelli ed 1 sorella... Lui e' di nazionalita' americana perche' nato e cresciuto a Baltimore nel Maryland... Come molti ragazzi si innamoro' del basket guardandolo alla tv ma anche giocandolo al campetto con i suoi fratelli ed amici... Nonostante fosse molto giovane il suo talento venne gia' fuori nei primi di High School alla Scuola Cattolica di Towson...

Sotto la guida ed i consigli di Coach Daniel divenne immediatamente una parte fondamentale del quintetto base... La sua esplosione si ebbe nell'anno da Junior (23 punti, 10.3 rimbalzi e 3.7 assists) quando trascino' la Towson High School ad un record di 28 vinte e 9 perse... Fu nominato giocatore dell'anno del Maryland e porto' il suo team anche ad un passo' dal vincere la lega della squadre Cattoliche di Baltimore: persero in finale contro Goretti High Schhol ma la prestazione di Carmelo fu di primo livello: 28 punti e 12 rimbalzi.

Finito questo terzo anno fantastico si consulto' con la madre ed inizio' a credere seriamente in una possibile carriera nel mondo del basket quindi per aumentare i suoi progressi e la sua tecnica sul campo, ma anche per avere un'istruzione adeguata per entrare in un College di primo livello, lascio' la Towson Catholic High per passare alla Oak Hill Academy (scuola famosa proprio per le caratteristiche di fare studiare e crescere i giocatori, fra l'altro in questo istituto e' anche transitato Jerry Stackhouse)... Qua' trovo' un ambiente diverso fatto di studio e di lavoro sul campo... Sul campo era sotto la guida di Coach Smith e riusci' a viaggiare ad una media di 21.7 punti, 7.4 assists, venne inserito nel primo quintetto All America e fu convocato per il McDonald's All Star Game (manifestazione a cui prendono parte i migliori liceali d'America)... Al All Star Game chiuse con 19 punti e vinse la gara delle schiacciate...

Finito il ciclo dell'High School avrebbe potuto fare il salto nell'Nba, perche' una chiamata al primo giro per lui ci sarebbe stata sicuramente, ma Anthony decise che avrebbe trascorso ancora uno o due anni al College dove avrebbe avuto l'occasione di migliorarsi ancora... Nonostante la madre di Carmelo lavori come segretaria per l'Universita' di Baltimore, lui opto' per andare a Syracuse perche' aveva parlato con coach Boeheim e i due si erano trovati molto bene assieme... Da ricordare che nell'estate 2002 fu membro della nazionale americana juniores e disputo' i Campionati Americani in Venezuela dove viaggio' ad una media di 15.6 punti ma con prestazioni anche di 21 punti in 21 minuti contro il Messico e 23 punti contro l'Argentina...

Nella sua partita d'esordio con gli Orangemen di Syracuse, contro Memphis, chiuse con 27 punti e 11 rimbalzi... Un inizio che caratterizzero' il suo modo giocare lungo l'anno... Nonostante la squadra non fosse di primissimo livello e avesse alti e bassi il suo rendimento fu sempre costante come il suo impegno... Disputo' 35 incontri e 25 volte fu il miglior realizzatore... Le sue cifre parlavano chiaro: 22.2 punti, 10 rimbalzi e 2.2 assists... I risultati furono di primissimo livello infatti guido l'Universita' a vincere il suo primo titolo NCAA della storia... Nelle Final Four le sue migliori prestazioni furano contro Texas, 33 pt e 14 rb, e in finale contro Kansas chiuse con 20 punti e 10 rimbalzi... Venne eletto MVP delle Final Four... Ovviamente dopo un'annata a questo livello non ci penso' nemmeno un attimo e fece inserire il suo nome fra quelli del Draft 2003...

Aveva buona possibilita' di essere chiamato al primo posto assoluto, nonostante la presenza di LeBron James, ma e' stato la terza chiamata... questo si spiega con il fatto che Cleveland aveva gia' detto di essere interessata a James dal momento in cui ha vinto la lotteria. Detroit ha puntato su Milicic, cosi' i Denver Nuggets hanno ottenuto con il numero 3 Carmelo Anthony...

Durante la sua prima stagione Nba riusci', con il supporto della squadra, a raggiungere la qualificazione per la post-season andando ben oltre le aspettative di tifosi e dirigenza. Denver era da quasi 10 anni che non disputava una partita di play-offs e, nonostante Denver venne eliminata al primo turno per mano dei Wolves (4-1), fu un grosso successo per il team del Colorado. Anthony chiuse l'anno con 21 punti, 6.1 rimbalzi e 2.8 assists a partita. Queste cifre, sommate al gigantesco passo in avanti fatti dai Nuggets grazie al suo arrivo, fecero nascere parecchie polemiche quando il premio di Rookie of The Year 2004 venne dato a LeBron James (e i Cavs furono esclusi dalla post-season) piuttosto che a lui...

L'annata 2004/05 di 'Melo inizio' fra mille polemiche causate da tre fattori: il prima era stata la sua prestazione sicuramente non "gloriosa" nel Dream Team di Atene 2004 (anche a causa delle incomprensioni con Coach Brown); la seconda causa era legata alle difficolta' dei Nuggets, nonostante l'imponente campagna acquisti e la crisi di Minnesota (principali rivali di Denver), di riuscire ad imporsi nella NorthWest Division; ed infine l'ultima causa erano le sue condizioni di salute continuamente minate dagli infortuni alla caviglia. L'inversione di tendenza arrivo' solamente nella pausa per l'All Star Game quando, dopo aver vinto l'MVP delle partita fra Sophomore e Rookie, riusci' a trovare il giusto equilibro con coach George Karl (assunto come nuove allenatore) e concluse portando nuovamente i Nuggets alla post-season. Denver vinse la prima partita contro gli Spurs ma, nelle successive quattro partite, i Texani spazzarono via la formazione del Colorado senza troppi problemi. ‘Melo concluse l’anno con 20.8 punti, 5.7 rimbalzi e 2.6 assists (tutte cifre inferiori rispetto a quelle mostrate 12 mesi prima).

I Nuggets, approfittando anche del basso livello di tutte le avversarie, presero il controllo della North-West Division ad inizio campionato per non lasciarlo piu’ e quindi confermarsi, per la prima volta dopo oltre 10 anni, come i campioni divisionali. Merito di questo traguardo fu sicuramente in larga parte di Anthony le cui prestazioni, pero', non furono sufficienti nella post-season dove arrivo’ l'ennesima, la terza consecutiva, eliminazione al primo turno (questa volta per mano dei Clips 4-1). Da sottolineare che le cause di questo fallimento erano da ricercare altrove (il mancato acquisto di una guardia, i continui infortuni di Camby, il difficile inserimento di K-mart e la stagione saltata, per problemi al ginocchio, di Nene) ma non in 'Melo.

A livello individuale, considerando le sue prime tre annate, quella del 2006/07 fu  sicuramente la migliore perche’ durante tutto il corso della stagione duello’ con Kobe Bryant per l’assegnamento del trofeo di capo cannoniere della NBA. La sfida alla fine fu vinta da Mr. 81, anche grazie alle sue quattro prestazioni da oltre 50 punti messe a referto consecutivamente, ma considerata la sua giovane eta’per  ‘Melo ( che concluse con 28.9 punti, 6 rimbalzi, 3.8 assists) arrivare sul secondo gradino del podio fu comunque un grande successo. Le “macchie” su questa stagione per Anthony sono due: la prima legata al suo comportamento e la seconda ai traguardi raggiunti da Denver. Il primo aspetto si lega alla rissa da lui causata a meta’ Dicembre quando, nella partita contro i Knicks, ebbe una reazione sproposita che gli costo’ 15 partite di sospensione. La seconda invece non lo riguarda personalmente, perche’ nei playoffs (26.8 punti, 8.6 rimbalzi e 1.2 assists) il suo impegnato fu pari al 100%, tuttavia Denver (nonostante l’innesto di Iverson e la premiazione di Camby come difensore dell’anno) rimedio’ la terza eliminazione consecutiva al primo turno.

I numeri, punti a partita (25.7), della stagione regolare 07/08 sono scesi rispetto all'anno precedente ma il ritorno in attivita’ di KMART e l’esplosione del giovane JR Smith hanno tolto un po’ di pressione dalle spalle di Melo (fra le altre cose convocato per la prima volta in carriera al All Star Game dei "grandi"). I Nuggets, sempre per quanto riguarda il 2007/08, sono riusciti a compilare una stagione regolare da 50 vittorie ma nell’infuocatissima Western Conference queste sono state appena a sufficienza per qualificarsi all’ottavo posto (bisogna ricordare, pero’, che non era mai capitato nella storia della NBA che con 50 “W” un team si qualificasse solo all’ottavo posto). La nota negativa della stagione di ‘Melo arriva proprio nel finale di stagione: prima venne arrestato per guida in stato di ebbrezza e poi nei Playoffs, contro i Lakers di Bryant, giocò molto al di sotto dei suoi standard. In nessuna delle quattro partite (Denver eliminata secca 4-0 ) Anthony riuscì a brillare come dimostrato dal disastroso 36.4% dal campo complessivo. Il campionato di Melo si concluse con 25.7 punti, 7.4 rimbalzi e 3.4 assists. Mentre nei playoffs scesero sia i punti (22.5 punti) che gli assists (2). In crescita, ma visto i numerosi errori al tiro non è di sicuro un motivo di vanto, i rimbalzi (9.5).

Vediamo come ha concluso il 2008/09:

Punti
Rimbalzi
Assists
22.8
3.8
3.4

Nei Playoffs 2009:

Punti
Rimbalzi
Assists
27.2
5.8
4.1

Decisi a rinnovare i Nuggets nell’estate 2008 decisero di cedere Marcus Camby ai Clippers in cambio praticamente di nulla (future chiamate al draft) e poi ad appena una settimana dal via della stagione regolare fu la volta della trade Iverson-Billups. L’inserimento di Chauncey nel roster Bianco-Celeste è stato un toccasana per la squadra che finalmente, dopo anni di limbo, ha trovato un playmaker di ruolo. Il campione Nba 2004, sotto la guida di Karl, si è affiancato a Melo come seconda bocca di fuoco del team andando a togliere proprio della pressione in fase offensiva dalle spalle di Anthony, dunque ecco spiegato perché la sua media punti è leggermente discesa rispetto ad un anno fa. Denver, in grado di qualificarsi al secondo posto nella Western Conference, nella post-season ha eliminato senza problemi gli Hornets, quindi i Mavs per poi arrendersi davanti ai futuri campioni di Los Angeles. La serie migliore di ‘Melo è stata quella contro i Nuggets dove ha tenuto i 30 punti, 6.8 rimbalzi, 2.2 recuperi e 3.4 assists di media. Si confermano invece “bestia nera” i Giallo-Viola contro i quali ha disputato la peggior seria con appena il 40.7% dal campo e 25.0% da oltre l’arco. Indubbiamente, nonostante l’eliminazione, per Melo ed i suoi Nuggets il 08/09 è stato un anno a dir poco positivo.

Per scoprire la galleria fotografica di Marshall cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


Nba Stars: Carmelo Anthony